16 Mag 16/5 Fisco: in arrivo semplificazioni, dal bonus botteghe al calendario fiscale
Un nuovo calendario per le dichiarazioni fiscali, destinato ad entrare in vigore molto probabilmente nel prossimo anno, ma anche novità che potrebbero incidere già quest’anno nella burocrazia fiscale come la norma che consente di non pagare le imposte sugli affitti non riscossi o il bonus per chi riapre una bottega. Arriva il primo via libera, da parte della Camera, ad un ddl sulle semplificazioni fiscali che ha ottenuto 265 voti a favore e nessuno contrario. Prima di diventare legge dovrà ora passare all’esame del Senato.
Ecco in sintesi le principali novità.
NIENTE TASSE SUGLI AFFITTI NON RISCOSSI. Basta imposte sulle rette mai incassate: i proprietari di casa, incappati in inquilini morosi, non dovranno più aspettare la convalida di sfratto: basterà l’intimazione. La novità vale per i contratti stipulati dal 2020. Eliminata anche la Tasi, dal 2022, per le imprese di costruzione che non sono riuscite ad affittare o vendere. Viene meno l’obbligo di rinnovo della cedolare secca.
ARRIVANO BONUS, DA BENI RICICLATI A RIAPERTURA BOTTEGHE. Sconti del 25% del costo per chi acquista prodotti per i tre quarti fatti con riutilizzo di rifiuti. Per le imprese ci sarà un credito d’imposta. Rimborso totale dei tributi comunali, per massimo 4 anni, a chi rialza le saracinesche di negozi chiusi, da almeno sei mesi, in cittadine sotto i 20 mila abitanti.
IL DIRITTO ALLA DIFESA DAVANTI ALL’AGENZIA DELLE ENTRATE. Dal luglio del 2020 prima di far partire un accertamento il Fisco dovrà invitare il contribuente a difendersi in contraddittorio.
Se comunque si decide di andare avanti bisognerà spiegare perche’ ci si discosta dalle argomentazioni del contribuente. Sono esclusi però i casi di accertamento parziale e quelli in cui si deve procedere con un urgenza. Nell’intenzione del legislatore la norma serve a evitare accertamenti a pioggia.
IL FISCO NON PUO’ BUSSARE DUE VOLTE. In caso di controllo formale sulle dichiarazioni dei redditi, l’amministrazione finanziaria non può chiedere ai contribuenti certificazioni e documenti che siano già disponibili nell’anagrafe tributaria (girati già da banche, farmacie o assicurazioni). Previsto anche che la modulistica e l’altra documentazione utile per assolvere ai vari adempimenti debba essere messa a disposizione almeno 60 giorni prima. Lato imprese viene eliminato l’obbligo di stampa per tutti i registri contabili. I dati già indicati non andranno più inseriti nemmeno ai fini Isa, gli indici di affidabilità.
PIU’ TEMPO PER LA FATTURA ELETTRONICA. Non più 10 ma 15 giorni per l’emissione della e-fattura. Quanto all’imposta di bollo virtuale, le Entrate, già in fase di ricezione, potranno verificare con procedure automatizzate il corretto assolvimento.
Viene inoltre meno una delle quattro comunicazioni periodiche sulle liquidazioni Iva: quella del quarto trimestre potrà essere assorbita in quella complessiva di fine anno. Sempre in materia di Imposta sul valore aggiunto, viene data la possibilità di cedere i crediti anche trimestralmente.
UN NUOVO CALENDARIO PER REDDITI, IMU E TASI. Per l’invio telematico delle dichiarazioni dei redditi ci saranno due mesi in più: il termine viene spostato dal 30 settembre al 30 novembre. Anche per le dichiarazioni su Imu e Tasi, che si fanno quando c’e’ un cambiamento sostanziale a livello di patrimonio, le scadenza passa dal 30 giugno al 31 dicembre.
OK A LICENZE PER NEGOZI E IMPRESE, SE IN REGOLA CON LE TASSE. Una nuova leva nella mani dei Comuni per combattere l’evasione: gli enti locali potranno subordinare autorizzazioni e concessioni, per esercizi commerciali o attività produttive, alla verifica della regolarità nei pagamenti.
Fonte : ANSA.