04 Lug 4/7 Frontiere chiuse a 1,8 mln di turisti Usa e Russia in Italia
La lista provvisoria delle Nazioni a cui verrebbero aperte le frontiere senza obbligo di quarantena dal 1 luglio fa discutere. Nell’elenco ci sono quattordici Paesi a cui riaprire i confini (Algeria, Australia, Canada, Georgia, Giappone, Montenegro, Marocco, Nuova Zelanda, Ruanda, Serbia, Corea del sud, Thailandia, Tunisia e Uruguay) più la Cina, ma questa solo a certe condizioni di reciprocità.
Ne sono rimaste fuori, invece, gli Usa, il Brasile e la Russia, che sono i paesi con il più alto numero numero di contagi e in cui la pandemia è ancora in evoluzione molto negativa.
Questo crea un enorme problema di flussi turistici, specialmente dagli Stati Uniti (1,4 milioni di turisti) e, in misura minore, dalla Russia (400.000).
“La perdita dei turisti statunitensi – scrive la Coldiretti – è particolarmente pesante perché hanno un budget elevato con una spesa estiva complessiva di 1,8 miliardi in Italia, pari a quasi 1/3 (29%) del totale della spesa totale dei cittadini extracomunitari nella Penisola durante i mesi di luglio, agosto e settembre.
Le mete privilegiate sono le città d’arte che risentiranno più notevolmente della loro mancanza ma – precisa la Coldiretti – gli americani prestano anche particolare attenzione alla qualità dell’alimentazione per la quale destinano una quota elevata della spesa durante la vacanza.”
Rimane positiva ma insufficiente la riapertura dei confini europei ai quindici paesi tra i quali in particolare i quasi mezzo milione di viaggiatori dal Canada e i 120mila cittadini giapponesi che hanno visitato l’Italia durante l’estate lo scorso anno.
Tuttavia, complice anche il minor numero di italiani che stanno per andare in vacanza pur destinata al 90% circa ad essere effettuata in Italia, il momento del comparto rimane difficilissimo e risulterà quello produttivo più negativo alla fine della stagione.