30 Lug 30/7 Rinvio tasse e risorse per scuola: il nuovo decreto di agosto
Ieri il governo Conte si è fatto autorizzare dal Parlamento un ulteriore scostamento di bilancio per rispondere alla crisi innescata dalla pandemia di Coronavirus.
Nell’audizione tenuta, il ministro dell’economia Roberto Gualtieri ha spiegato le ragioni e gli obiettivi della manovra – cui è legato anche il prolungamento dell’emergenza fino al 15 ottobre:
“I più recenti dati economici indicano che la nostra economia ha iniziato la risalita dal minimo di marzo-aprile. Stimiamo che la ripresa sia continuata in giugno e luglio, tuttavia il secondo trimestre registrerà in media una forte caduta del Pil con altrettanto marcato rimbalzo nel terzo trimestre.
Proseguirà l’attività di sostegno alla liquidità che potrà contare su misure di carattere fiscale: saranno riprogrammate le scadenze relative ai versamenti tributari e contributivi sospesi nella fase di emergenza prevedendo la possiblità di rateizzare il debito fiscale su un orizzonte temporale definito in modo da assicurare che per il 2020 si riduca sensibilmente il peso dell’onere che altrimenti graverebbe su contribuenti in difficoltà. Saranno ulteriormente differiti i termini per la ripresa della riscossione attualmente fissati al 31 agosto.
Sono all’esame interventi per sostenere il mercato del lavoro a ripartire con assunzioni a tempo indeterminato e alle imprese a fare uscire lavoratori dalla cassa integrazione, una deroga alle norme sui contratti a termine e la proroga delle procedure semplificate per lo smart working nel privato.
Innanzitutto ci saranno risorse aggiuntive, poco meno di un miliardo nell’anno scolastico per consentire le assunzioni a tempo determinato di docenti per ridurre il numero di studenti per classe. E ci saranno anche risorse per l’acquisto delle strutture, compresi i famosi banchi.
Complessivamente si tratta di risorse significative: 950 milioni saranno ripartiti un terzo e due terzi tra ’20 e ’21, come l’anno scolastico, e circa 300 milioni andranno per le strutture che non sono solo per i banchi con le rotelle.
Automotive e turismo, e anche sulla questione del terremoto e sulla questione pertinenziali delle spiagge sono temi che questa commissione aveva affrontato e aveva chiesto di assumere e sono interventi che il governo introdurrà su indicazione del Parlamento. Auspichiamo che ci siano comunque spazi specifici per iniziative del Parlamento anche in questo decreto.
Non ci sarà una doppia plastic tax” europea e nazionale. Ci sarà un lavoro per una razionalizzazione e per evitare oneri eccessivi per le imprese. E non ci sarà la patrimoniale.”