19 Ott 19/10 Aiuti di Stato: UE, ok alle agevolazioni per le cooperative agricole
La Commissione europea ha approvato il regime fiscale italiano da 8,5 milioni di euro a sostegno delle cooperative agricole colpite dall’epidemia di coronavirus. La misura, introdotta in sede di conversione del dl Rilancio, era già stata fatta rientrare dal decreto Agosto nei limiti del Temporary framework ed è quindi compatibile con le attuali regole UE per gli aiuti di Stato.
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Obiettivo del regime di aiuto è sostenere la liquidità delle cooperative agricole italiane, particolarmente colpite dalle misure restrittive imposte dal governo per limitare la diffusione del coronavirus, a causa della struttura della loro filiera che fa molto affidamento sui piccoli dettaglianti locali, oltre che sui soci delle cooperative.
Nella pratica, si tratta di un regime fiscale favorevole per la rivalutazione dei beni aziendali nell’ambito dei conti finanziari 2019. Normalmente la rivalutazione comporterebbe il pagamento di un’imposta sostitutiva del 12% sull’incremento di valore, mentre la misura permette alle cooperative agricole e ai loro consorzi di compensare fino al 70% delle perdite preesistenti per ridurre la base di calcolo dell’imposta sostitutiva, beneficiando così di un’esenzione parziale o totale.
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Come funziona il regime di favore per la rivalutazione dei beni delle cooperative agricole
La misura è stata introdotta dall’articolo 136 bis della legge di conversione del decreto Rilancio, che ha previsto che le cooperative agricole e i loro consorzi possono rivalutare i beni d’impresa risultanti dal bilancio dell’esercizio in corso al 31 dicembre 2018 fino alla concorrenza delle perdite dei periodi precedenti computabili in diminuzione del reddito senza assolvere alle imposte sostitutive nel limite del 70% del loro ammontare.
I beni oggetto di rivalutazione sono le immobilizzazioni materiali e immateriali e le immobilizzazioni finanziarie rappresentate da partecipazioni in imprese controllate e collegate, appartenenti ad una stessa categoria omogenea e annotata nel relativo inventario e nella nota integrativa.
Nel dl Rilancio l’efficacia della procedura di rivalutazione dei beni delle cooperative agricole era condizionata all’autorizzazione della Commissione europea. Con il decreto Agosto, tuttavia, il Governo ha specificato che la misura rientra nel rispetto dei limiti e delle condizioni previsti dal Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19.
In questo modo si è reso superfluo l’ok di Bruxelles, che di fatto ha constatato la compatibilità della misura con le condizioni del Temporary framework. In particolare l’importo dell’aiuto non sarà superiore a 100mila euro per le aziende attive nella produzione primaria di prodotti agricoli, a 120mila euro per quelle dell’acquacoltura e 800mila euro per tutti gli altri settori, e l’operatività è limitata nel tempo fino al 30 giugno 2021, termine del Quadro temporaneo per gli aiuti di Stato appena prorogato da Bruxelles.