23 Dic Lockdown e spostamenti a Natale e Capodanno: cosa si potrà fare e cosa no
Con lo stop agli spostamenti tra le Regioni scattato ieri, entrano in vigore i divieti di Natale, anche se per ancora la giornata del 23 dicembre sarà possibile prendere un caffè al bar, pranzare al ristorante, fare gli ultimi regali e muoversi nella propria Regione senza alcuna autocertificazione.
Dal 24 dicembre l’Italia sarà invece tutta in zona rossa e ci rimarrà a singhiozzo: dalla Vigilia di Natale fino al 27 dicembre; poi dal 30 dicembre al 3 gennaio; poi ancora i giorni 5 e 6 gennaio. In tutto saranno dieci giorni di lockdown generalizzato, lo diciamo senza troppi giri di parole.
Potrebbero arrivare, tuttavia, ulteriori misure restrittive in conseguenza alla scoperta della variante inglese del virus che sembra propagarsi molto velocemente. Questo anche se con lo stop ai voli dalla Gran Bretagna e con i divieti previsti per le feste natalizie, che impongono misure molto stringenti nel paese, ci si attende una stabilizzazione.
Questa sarà dal 24 l’Italia:
1 – chiusi bar, ristoranti e negozi ad eccezione di supermercati e generi alimentari, farmacie e parafarmacie, edicole, tabacchi e librerie
2 – si potrà uscire per fare una passeggiata vicino casa con la mascherina e fare attività sportiva da soli
3 – sarà necessaria l’autocertificazione per gli unici spostamenti consentiti, vale a dire quelli per comprovati motivi di lavoro, salute o necessità o per tornare alla propria residenza o domicilio.
La deroga ai divieti di spostamento consente, per tutto il periodo di Natale (24-6 gennaio), ad un massimo di due persone più eventuali figli minori di 14 anni, disabili e persone non autosufficienti che vivono con loro, di muoversi una sola volta al giorno per andare a trovare parenti o amici.
In particolare il governo insiste su questa possibilità: si potrà andare a trovare amici e parenti anche in un comune diverso da quello di residenza, purché sempre nella stessa regione e sempre nel limite massimo di due persone.
E per i piccoli comuni sotto i 5mila abitanti, nei giorni indicati con l’arancione durante le feste di Natale (28-29-30 dicembre e 4 gennaio) sarà possibile per chi vi risiede andare anche in un’altra regione, sempre però entro i 30 km dalla propria residenza e senza andare verso i capoluoghi di provincia. questo per facilitare l necessità di chi vive nelle zone confinanti tra province e/o regioni.
Sulle seconde case il governo ha precisato che tra oggi e il 6 gennaio “gli spostamenti di un nucleo familiare convivente verso le seconde case sono sempre consentiti, dalle 5 alle 22, all’interno della propria Regione e sempre vietati verso le altre Regioni”.
Per i coniugi o partner che vivono separati per motivi di lavoro sarà invece possibile incontrarsi, “se il luogo per il ricongiungimento è quello in cui c’è residenza, domicilio o abitazione”.
Genitori separati: potranno andare a trovare i figli anche in un’altra regione o all’estero: rientra tra i motivi di necessità, così come lo è l’assistenza ai genitori non autosufficienti.
Non è invece consentito in alcun caso andare a trovare i genitori che sono in buona salute e vivono in un’altra regione, così come non sono consentiti “spostamenti per turismo extraregionali” tra il 21 dicembre e il 6 gennaio.